Come va il settore del gaming in Italia e nel mondo: dati e tendenze

Il settore del gaming continua a espandersi a livello globale, con previsioni di crescita che indicano un futuro davvero prospero. D’altro canto il mondo videoludico sembra non voler smettere di espandersi e oggi comprende una vasta gamma di esperienze votate all’intrattenimento, che spaziano dai classici giochi per console e PC al mobile gaming, passando per gli eSport e le piattaforme digitali, senza dimenticare i giochi di carte, la roulette e le slot machine che si trovano online, parti integranti dei casinò. Nel 2024 il mercato mondiale dei soli videogiochi ha raggiunto un valore compreso tra i 180 e i 204 miliardi di dollari e le stime di Klecha & Co indicano che questo giro d’affari globale raggiungerà addirittura i 522 miliardi entro il 2027.

L’espansione generale è accompagnata da un considerevole aumento del numero dei giocatori, soprattutto in Asia, per un totale di oltre 3,5 miliardi di gamer attivi. Il mobile gaming rappresenta sicuramente il segmento più redditizio, generando il 50% del fatturato totale del mercato internazionale, pari a 92,5 miliardi di dollari. L’ecosistema delle console si attesta sui 50 miliardi di dollari, sebbene con un calo del 4% rispetto al 2023, mentre il PC gaming genera 41,5 miliardi. Le vendite digitali hanno fruttato di recente 175,8 miliardi di dollari all’industria dell’intrattenimento, come si apprende da NewZoo. Ormai, sono sempre di meno gli appassionati che comprano i loro titoli preferiti dagli scaffali, preferendo la comodità del download senza affannarsi in lunghe ricerche per i negozi. Va da sé che anche il modo di approcciarsi alla realtà videoludica si è fortemente digitalizzato nel corso del terzo millennio.

Anche l’Italia sta dimostrando una crescita significativa nel settore dei videogiochi.

Come dimostrano le rilevazioni di IIDEA (Italian Interactive & Digital Entertainment Association) il giro d’affari del mercato nostrano ha superato negli ultimi tempi i 2,3 miliardi di euro, il che posiziona lo Stivale tra i 5 mercati più importanti d’Europa. Il numero di videogiocatori è stimato intorno ai 13 milioni, pari al 31% della popolazione tra i 6 e i 64 anni. Gli spettatori di eSport in Italia superano i 7 milioni, ma di questi solo la metà sono considerati appassionati assidui, che guardano contenuti a tema almeno una volta a settimana. La maggior parte degli spettatori è costituita da uomini (68%), appartenenti principalmente alla fascia di età dei cosiddetti “Millennials” (25-44 anni), che rappresentano il 47% del pubblico.

Un aspetto interessante riguarda le abitudini di spesa dei fan di eSport. I fan “hardcore”, che dedicano più di 10 ore settimanali ad osservare le partite dei professionisti, tendono a spendere di più in prodotti legati al settore, soprattutto in scommesse ed eventi a pagamento, mentre i fan “heavy” spendono volentieri in merchandising. Nonostante la crescita complessiva, comunque, il settore deve affrontare alcune difficoltà non indifferenti. Nel Vecchio Continente si sta registrando complessivamente un calo di quasi il 30% nelle vendite dei nuovi videogiochi, un dato che potrebbe essere legato alla popolarità dei titoli live service e alla difficoltà per le nuove IP di emergere in un mercato dominato da franchise consolidati. Inoltre, i costi di produzione dei videogiochi sono in aumento, superando il tasso di crescita dei ricavi. Questa tendenza ha portato anche a licenziamenti tra i programmatori e alla chiusura di alcuni studi di sviluppo.

Tuttavia, emergono oggi anche nuove opportunità, individuate attraverso la crescita dei giochi mobile e l’interesse per i contenuti creati dagli utenti stessi, che godono già della definizione di “UGC”, vale a dire “User generated contents”. Secondo Bain & Company il 79% dei videogiocatori interagisce con contenuti creati da altri utenti, aprendo nuove prospettive per la personalizzazione e la condivisione all’interno della comunità. Il consumo di prodotti cross-media legati ai videogiochi, come serie TV e film, è in aumento, con un impatto positivo sul numero di giocatori attivi nei videogiochi da cui sono tratti. Insomma, il mondo del gaming è ancora in continua evoluzione e la sua crescita è perennemente sostenuta su scala globale, non solo in Italia. A dispetto delle criticità legate ai costi di produzione e alla competizione, non mancano possibilità innovative per far vivere l’industria di nuova linfa, adattandola ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori ed esplorando diversi modelli di business, così da garantire la longevità dell’intero settore videoludico.

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